TRATTATO DI ROMA



Il trattato che istituisce la Comunità economica europea (TCEE) è il trattato internazionale che ha istituito la CEE. È stato firmato il 25 marzo 1957 insieme al trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica (TCEEA): insieme sono chiamati Trattati di Roma.

Insieme al trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), firmato a Parigi il 18 aprile del 1951, i Trattati di Roma rappresentano il momento costitutivo della Comunità europea. Il nome del trattato è stato successivamente cambiato in "trattato che istituisce la Comunità europea" (TCE), dopo l'entrata in vigore del trattato di Maastricht, e poi in "trattato sul funzionamento dell'Unione europea" (TFUE), all'entrata in vigore del trattato di Lisbona.I due trattati

La caratteristica del rilancio europea di difesa risiede nel fatto che l'iniziativa proveniva esclusivamente dall'Europa e non da un input americano; in particolare, in questa fase spiccano i ruoli di singole personalità, quali Jean Monnet, Gaetano Martino, Paul-Henri Spaak.Dall'1 al 3 giugno 1955 ha luogo, nella casa di Gaetano Martino, all'epoca Ministro degli Affari Esteri, la Conferenza di Messina, nel corso della quale venne deciso che si sarebbero create due istituzioni:

Comunità europea dell'energia atomica. Destinata a gestire l'integrazione nel settore dell'energia nucleare.

Comunità economica europea. Destinata a gestire l'integrazione economica.

Si era quindi deciso contro l'idea di Beyen, che caldeggiava un'integrazione economica generale appoggiata solo da Francia e Belgio. Tuttavia, non si chiarirono i poteri da affidare a queste istituzioni (sopranazionali o meno). La Conferenza di Messina si concluse nei fatti in una sorta di compromesso, dal momento che non si era trovato l'accordo su un energico rilancio dell'europeismo.

I negoziati per il trattato CEE

La Commissione Spaak venne incaricata di estendere un rapporto sul seguito da dare ai contenuti della Conferenza di Messina. Al Consiglio dei ministri della Comunità europea del carbone e dell'acciaio di Venezia del 1956 venne dato il via libera ai negoziati per la stesura dei due trattati. La Gran Bretagna, benché invitata a partecipare ai lavori della Commissione Spaak, richiese di condizionare i lavori a una clausola di compatibilità con l'OECE (organismo di semplice coordinamento, il che appariva come un pretesto per non impegnarsi col resto dell'Europa). Al rifiuto dei 6, la Gran Bretagna si risolse a raggruppare altri stati nell'EFTA (costituita poi nel 1959). Nonostante il boicottaggio britannico, i negoziati procedettero senza troppi impedimenti e portarono ai Trattati di Roma del 25 marzo 1957, che decisero l'istituzione di:

EURATOM. Appariva il campo di collaborazione più agevole e quello che trovava maggiori consensi anche negli Stati Uniti; Washington seguiva con crescente preoccupazione i miglioramenti della tecnologia sovietica e riteneva che lo sfruttamento dell'energia nucleare avrebbe potuto mantenere in costante crescita il mercato europeo dopo la fine del boom, legato al petrolio e al gas (come la crisi di Suez aveva sottolineato). Inoltre, gli Stati Uniti ritenevano di poter evitare un programma nucleare tedesco autonomo e mantenere legato il loro principale alleato al resto dell'Europa. Allo stesso modo, c'era il desiderio di mantenere intatto il proprio monopolio occidentale sull'arma atomica, dal momento che solo dopo Suez il Governo francese Mollet aveva approvato il programma atomico di difesa nazionale.

CEE. Il nuovo organismo avrebbe dovuto promuovere, mediante la formazione del mercato comune e l'armonizzazione delle legislazioni economiche nazionali, una crescita stabile e duratura al continente. L'unione doganale avrebbe costituito la pre-condizione per l'integrazione economica generale a seguire. La prima fase sarebbe durata 12 anni e si sarebbe articolata in 3 tappe, al cui termine i Governi avrebbero fatto il punto della situazione per valutare la fattibilità del passaggio alla tappa o fase successiva. L'attuazione del trattato venne demandata alla Commissione, composta da 9 membri (due per i Paesi principali e uno per i più piccoli), ma sprovvista di potere deliberativo proprio, lasciato al Consiglio dei ministri, organo intergovernativo depositario del potere d'indirizzo. Un'assemblea di 142 membri, nominati dai Parlamenti nazionali e la Corte di Giustizia completavano il primo sistema comunitario.

La firma

I due trattati, firmati a Roma il 25 marzo 1957, entrati in vigore il 1º gennaio 1958, istituirono e disciplinarono, rispettivamente:

la Comunità economica europea (CEE)

la Comunità europea dell'energia atomica (CEEA o Euratom)

I trattati furono sottoscritti dai rappresentanti dei sei paesi fondatori (detti ancora oggi gli Inner Six).

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